Il manifesto del motociclismo “storico” unisce motociclisti, produttori e piloti

Scritto da Daniele Bianchi

È stato pubblicato un nuovo manifesto che riunisce i rappresentanti dei motociclisti, dei produttori e delle corse motociclistiche del mondo reale

La FIM (Federazione Internazionale del Motociclismo), la FEMA (Federazione delle Associazioni Europee dei Motociclisti) e l’ACEM (Associazione Europea dei Costruttori di Motociclette) hanno pubblicato un manifesto congiunto sul futuro del motociclismo.

Il manifesto, descritto dalla FEMA come “storico”, è pubblicato come un documento di una pagina che descrive in dettaglio come i tre gruppi vedono le motociclette come parte del futuro europeo. Considera come le motociclette dovrebbero essere incluse nelle politiche dei trasporti, come migliorare la sicurezza stradale per i motociclisti, l’impatto delle motociclette sull’ambiente, il progresso della tecnologia nel motociclismo e le motociclette in un contesto sportivo.

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Quest’ultimo aspetto è il più diretto, poiché il manifesto desidera promuovere lo sport motociclistico “come motore del cambiamento” e incrementare il turismo attraverso percorsi di viaggio sicuri e adatti alle motociclette. Il manifesto afferma che lo sport motociclistico e le attività correlate alle motociclette creano 2,1 miliardi di euro (1,8 miliardi di sterline) in contributi economici, culturali e sociali alla società in senso più ampio.

Il manifesto sostiene inoltre che dall’Europa arrivino più finanziamenti a favore dell’innovazione motociclistica al fine di sfruttare “il miglior know-how ingegneristico già utilizzato con successo negli sport motoristici”. Il manifesto afferma che questa innovazione dovrebbe sostenere la standardizzazione internazionale della tecnologia, come nel caso della tecnologia delle batterie sostituibili.

Parlando di batterie, il manifesto sostiene un approccio di “neutralità tecnologica per supportare la guida urbana a zero emissioni o carburanti elettronici a zero emissioni di carbonio per distanze più lunghe”, piuttosto che un requisito completamente elettrico. Inoltre, sostiene “incentivi fiscali per i veicoli di categoria L a basse emissioni di carbonio e a zero emissioni di carbonio”.

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È così che i tre gruppi vedono il valore del motociclismo per l’Europa e chiedono in cambio ai politici europei di includere le motociclette nella loro pianificazione dei trasporti. Ciò include “Piani di mobilità urbana sostenibile (SUMP), Smart City e altre politiche e iniziative di trasporto di alto livello”, si legge nel manifesto, e sostiene anche infrastrutture di ricarica adatte ai motociclisti come stazioni di ricarica dedicate per biciclette elettriche, ma anche infrastrutture di ricarica più sicure. bordi stradali.

Infine, il manifesto prevede una semplificazione delle patenti per motocicli nella sezione relativa alla sicurezza stradale. Dice che le licenze dovrebbero “(riconoscere) le differenze geografiche e di utilizzo” e afferma che dovrebbero esserci “requisiti minimi di sicurezza per le strade, soprattutto nella rete secondaria”.

In occasione della pubblicazione del manifesto, Michele Colaninno, Presidente ACEM e Amministratore Delegato di Piaggio, ha dichiarato: “Questo manifesto mette in mostra il contributo sociale e industriale del motociclismo in Europa. Soprattutto nelle aree urbane e periurbane che raccolgono il 75% della popolazione dell’UE, i veicoli della categoria L possono colmare il divario tra la mobilità dolce, come camminare o andare in bicicletta, e l’uso dell’auto che offre numerosi vantaggi per gli spostamenti quotidiani e la piccola logistica.

“Attraverso soluzioni di mobilità innovative, sostenibili e di alta qualità, i membri dell’ACEM continueranno a contribuire fermamente alla competitività dell’Europa”.

Odd Terje Dovik, presidente della FEMA, ha aggiunto: “Ci auguriamo che i nuovi membri eletti del Parlamento europeo considerino le esigenze dei motociclisti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza stradale. Naturalmente saremo a disposizione per offrire consulenza e competenza ogni volta che i deputati avranno bisogno di noi. Le nostre tre organizzazioni rappresentano l’intera comunità motociclistica europea: produttori, atleti e motociclisti amatoriali. Restiamo uniti nel nostro impegno a continuare a lavorare per i nostri interessi e diritti comuni”.

Infine, Jorge Viegas, Presidente della FIM, ha dichiarato: “La ricerca ha dimostrato che lo sport motociclistico è un motore chiave del turismo nell’Unione Europea. La FIM è lieta che le nostre tre organizzazioni si siano unite per attirare l’attenzione sul contributo dello sport all’economia delle aree rurali.

“Non solo è importante dal punto di vista economico, ma, come abbiamo dimostrato nel manifesto, è vitale come banco di prova per le nuove tecnologie che possono migliorare drasticamente la qualità della vita dei cittadini dell’UE e del resto del mondo”.

Il manifesto è menzionato dal Motorcycle Action Group del Regno Unito nel suo annuncio di partenza dalla FEMA pubblicato il mese scorso.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.