Supermono 550: l’ultima volta che Ducati ha realizzato una motocicletta monocilindrica

Scritto da Daniele Bianchi

La Ducati ha riscoperto negli ultimi mesi parte del suo passato, in particolare quello delle moto monocilindriche

Per anni, la Ducati è stata una sorta di “one trick pony”: produceva moto bicilindriche, e questo è tutto. Quei bicilindrici erano invariabilmente piuttosto buoni, dai campioni Superbike 916, 996, 998, 999 e 1098, alla gamma Monster che continua ancora oggi dopo essere nata come spina dorsale della ripresa della Ducati all’inizio degli anni ’90.

Negli ultimi cinque anni circa, però, il marchio bolognese si è trasformato. I bicilindrici a V rimangono, in alcuni punti, ma una serie di V4, con motori derivati ​​dal motore della sua Desmosedici GP MotoGP, hanno diversificato un po’ la gamma Ducati.

Ducati Supermono 550 - dettaglio posteriore

Immagini sopra/in alto tramite Bonhams

L’arrivo dell’Hypermotard 698 Mono alla fine dell’anno scorso ha segnato la prima moto monocilindrica della Ducati in 30 anni, e Borgo Panigale ha dato seguito abbastanza rapidamente con una presentazione della moto da motocross Desmo450 MX che Ducati spera la porterà in cima al mondo dell’off-road, con la promessa di una versione da 250 cc in arrivo nel 2025, entrambe monocilindriche. Queste monocilindriche sono, in un certo senso, un tuffo nel passato della Ducati.

Potrebbe risultare un po’ doloroso pensare che l’ultima monocilindrica Ducati (prima dell’Hypermotard 698 Mono) sia di più di 30 anni fa ma, essendo stata costruita nella sua ultima unità nel 1993, è così per il Supermono 550 ormai.

La 550 è una moto stupenda con una specie di estetica da picco anni ’90 con quelle ruote a tre stelle. Con le targhe gialle davanti e su ogni lato della sezione posteriore, l’aspetto era magnifico.

Ducati Supermono 550 - lato

Aveva anche prestazioni coperte, con 75 CV dal suo singolo a quattro tempi da 572 cc (usando valvole desmodromiche, ovviamente), che mette l’attuale armata contemporanea di gemelli a quattro tempi da 500 cc (o giù di lì) abbastanza profondamente nel fango, sebbene lo stesso Supermono è messo leggermente in ombra dai 77,5 CV dell’Hypermotard 698.

Con un peso di appena 125 kg, la 550 era in grado di raggiungere oltre 135 mph, e tutte queste prestazioni erano molto necessarie perché la 550 era stata realizzata appositamente per le corse, senza alcuna intenzione di guida su strada. Ha avuto successo anche nelle corse, vincendo il campionato europeo Supermono del 1993 sia per i costruttori che per i piloti (con Mauro Lucchiari).

Ducati Supermono 550 - anteriore

Ne furono costruiti solo 67 esemplari e il progetto fu guidato da Claudio Domenicali, che avrebbe poi ricoperto un ruolo tecnico di primo piano nei primi giorni del progetto MotoGP di Ducati, prima di assumere la carica di CEO che ricopre oggi.

La rarità della Supermono significa che se riesci a rintracciarne una, pagherai caro per prenderne possesso. Una è stata messa all’asta negli USA nel 2022 per $ 165.760, ovvero circa £ 130.000.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Notizie sportive